Oltre il palco: Luigi Pusceddu uno dei giovani di Human si racconta

#vignealcentro: Come ti sei riscoperto nel cast di Human al fianco di Lella Costa e Marco Baliani e cosa rappresenta nel tuo percorso artistico, umano e professionale

LP: Dunque la mia avventura con Human inizia con un audizione durata tre giorni  ( circa 6 ore al giorno ). Tre giorni di intenso lavoro con il regista, altri 25 attori circa concorrevano , è stato il mio primo provino fresco di  diploma accademico. Ci tengo a precisare questo perché durante l’audizione ho conosciuto il ragazzo che ha scritto il racconto sul quale sto lavorando giorno per giorno. Devo molto a lui,  seppur non selezionato  ha deciso di starmi  vicino in varie fasi, è un bravo attore, impegnato socialmente, sento che quel racconto non è stato scritto a caso , racchiude un urlo disperato, una denuncia molto forte. Penso non ci sia il bisogno di scomodare altri Paesi, basta andare in provincia  L’omosessuale di Iglesias o Domusnovas ( paesi sardi ) deve fare qualche manciata di chilometri, arrivare a Cagliari per iniziare a star meglio, lo stesso vale per chi sta a sud e decide di abbandonare il proprio paese per raggiungere Milano o Roma. Tutto questo perché? Per vivere una vita a semplicemente a modo suo . Qui non si tratta di Gay, Lesbiche, eterossessuali o bisessuali, qui si tratta di Human. Spesso ce ne dimentichiamo. Forse in accademia non avevo ancora afferrato il concetto e grazie a questo spettacolo sento di avere  una grossa responsabilità.

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#vignealcentro: Che impressioni hai avuto dal pubblico del nostro Teatro?

LP: Questo viaggio, che da come si presenta pare essere un sogno ad occhi aperti,  è invece la realtà, piena di difficoltà. Ma d’altronde  il teatro è  scomodo , non c’è niente di sicuro. Tutto ciò  che facciamo, esiste perché esiste il pubblico, dev’essere soprattutto presente,  e la sua presenza è nel silenzio più totale che si manifesta . A Lodi ho visto con i miei occhi qualcuno alzarsi in piedi durante gli applausi, una signora aveva gli occhi lucidi. Ho provato un emozione immensa , dei brividi lungo la schiena e la notte non riuscivo più a prendere sonno . È lì ho capito che nel tempo della messa in scena, siamo riusciti a catturare con le unghie e coi denti attimi di teatro  l’ho letto negli occhi della signora. È questo che facciamo ogni sera , combattiamo per avere attimi di teatro, non sempre riesce ma quando riesce,  lo pubblico lo sente. Anche a Lodi l’hanno sentito, con forza.

#vignealcentro:  Quante tappe stai vivendo in questo viaggio?

LP: Siamo stati a Ravenna, Mogliano Veneto, Bellinzona, Roccabianca,J erzu, Lodi , Milano e Lugano e ancora prima di ogni replica lavoriamo sulle scene e sul testo . Questo spettacolo ha una missione da compiere e sarà difficilissimo, perché le grandi conquiste vanno combattute e non è mai facile.

lella-costa-solo#vignealcentro: Anche a Lodi abbiamo avviato dei percorsi di avvicinamento al mondo del teatro e della recitazione con le nostre Officine. Ti piacerebbe confrontarti con quanti vorranno capire di più del Teatro?

LP: Solitamente  ciò che nella vita non riesco a esprimere trova il suo nido nell’arte, nel teatro in particolare.  I miei amici in Sardegna non sanno bene cosa faccio ,mi piacerebbe portarli a teatro e parlare loro con quel linguaggio. Uno strumento come le Officine è sicuramente uno strumento utile per capire anche quanto spazio il Teatro riveste nelle vite di attori e fruitori. Non sono il tipo che si possa permettere di insegnare qualcosa a qualcuno,  vivo la mia crescita con umiltà e studio, ma sicuramente sono sempre pronto a mettermi in gioco e a condividere. In questa prospettiva Teatro come condivisione sono sicuramente a disposizione di quanti anche a Lodi vorranno avvicinarsi al percorso che ho scelto di intraprendere

#vignealcentro: Congratulazioni e Buon lavoro ti apettiamo

LP: un palco e un pubblico bellissimo, molto attento, non vedo l’ora di poter tornare.

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